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martedì 5 agosto 2008

Qual'e' la tua scelta?

La nostra civilta' ci ha talmente abituati ai moderni mezzi di comunicazione che se improvvisamente dovessimo rimanere privi della televisione, della radio e dei giornali, ci sentiremmo come dei naufraghi in un'isola deserta.

Duemila anni fa non esistevano tali mezzi eppure le notizie, anche se meno celermente, si propagavano ugualmente. Per le notizie "ufficiali" provvedevano le autorita' per mezzo di editti e banditori, ma le notizie di "cronaca" giungevano con i mercanti ed i viaggiatori. Lo "straniero" era oggetto di curiosita' e di attenzione e cio' che raccontava faceva"notizia".

Cio' spiega come mai il Vangelo abbia potuto diffondersi tanto rapidamente nel mondo antico. Gli apostoli (= inviati) si sentivano come dei banditori investiti della grande missione di portare a tutte le genti la notizia che il Messia atteso da Israele si era manifestato nella persona di Gesu' di Nazaret; che quest'uomo aveva dimostrato con gli insegnamenti e con i miracoli, ma soprattutto con la risurrezione dai morti di essere il Figlio di Dio accreditato dal Padre su questa terra per essere la salvezzadi tutti coloro che hanno fede in Lui. Questa per gli antichi cristiani era proprio una "buona notizia" che tutto il mondo doveva conoscere. Vangelo infatti e' la traslitterazione in italiano di una parola greca che significa appunto "Buona Notizia".

Oggi purtroppo, malgrado il progresso e la cultura, gli uomini non sono disposti ad accogliere questa "Buona Notizia", forse perche' non giunge loro attraverso i normali canali dell'informazione consumistica. Bombardate ogni giorno dai mass media con immagini di benessere e difelicita', le persone aspirano sempre di piu' ad un tenore di vita elevato trascurando i valori della vita e dello spirito.

La parola "salvezza" oggi ha perso ogni significato spirituale. Salvezza perl'uomo moderno significa soprattutto avere un conto in banca, avere una casa di proprieta' e possibilmente un'altra al mare o ai monti, avere un posto sicuro, non avere preoccupazioni economiche. Ci troviamo in una civilta' in cui l'AVERE e l'APPARIRE prevale sull'ESSERE.

Questo succede anche perche' chi oggi possiede i grandi mezzi di comunicazione, come la Televisione, la Radio, i Giornali, esercita un grande potere sulle coscienze della gente, condiziona il nostro modo di concepire la vita, indirizza le nostre scelte e perfino i nostri gusti. Nonsempre coloro che possiedono questi mezzi li usano in maniera responsabile con programmi che aiutano la gente a crescere culturalmente ed a credere in una vita fatta a misura d'uomo. I modelli offerti dal piccolo schermo si basano sempre piu' sulla violenza assunta come sistema e sull'arrivismo come scopo della vita.

Si capisce cosi' perche' oggi il messaggio di Cristo non venga capito.Il modello offerto da Cristo nel suo Vangelo e' ben diverso dal modo di pensare a cui ci hanno abituato i persuasori occulti. Il male, la corruzione, l'egoismo, la ricerca del profitto a tutti i costi, si sono ormai annidati nella nostra mente in maniera cosi' tenace da toglierci ogni capacita' di giudizio e di reazione.

Gesu' a suo tempo si chiese perplesso di fronte a questo malessere diffusodell'umanita': «Ma quando il Figlio dell'uomo verra', trovera'la fede sulla terra?» (Lc 18, 8).

Con il suo messaggio di amore e di pace rivolto a tutti gli uomini, Gesu'vuole indurci a riflettere sulla nostra situazione spirituale per farci riconoscere i nostri errori e farci cambiare direzione. Egli ci avverte che, continuando sulla strada nella quale ci siamo incamminati, prima o poi saremo inevitabilmente destinati alla morte ed alla distruzione.

Un fatto di cronaca successo recentemente dovrebbe farci riflettere. Un intero paese, dopo aver consegnato i propri risparmi ad una persona di fiducia perche' li facesse fruttare, li ha visti svanire nel nulla. Ha fatto molta impressione, durante una popolare trasmissione, sentire un uomo anziano dire che aveva speso tutta la sua vita, senza concedersi neppure un giorno di ferie, per risparmiare una discreta cifra ed ora aveva perso ognicosa.

Questo fatto increscioso ci ricorda una parabola di Gesu' che troviamo in Luca al cap. 12 vv. 15-21. Alla folla che lo stava ascoltando egli diceva:«Fate attenzione a guardarvi dall'avarizia, perche' la vita di uno non consiste nell'abbondanza delle cose che possiede». Ed egli disse loro una parabola: «La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; egli ragionava fra se' dicendo: "Che faro', perche' non ho posto dove riporre i miei raccolti?" E disse: "Questo faro', demoliro'i miei granai e ne costruiro' di piu' grandi, dove riporro' i miei raccolti e i miei beni, poi diro' all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi". Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte l'anima tua ti sara' ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?" Cosi' avviene a chi accumula tesori per se' e non e' ricco verso Dio».

Caro amico hai mai pensato che anche tu prima o poi sarai chiamato per un viaggio senza ritorno? Ti sei preparato?

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