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martedì 14 luglio 2009

Exotropia


Di Fabio Marchesi
http://www.coloridellavita.com/libri.cfm?lib=8

La Realtà è quello che ci appare essere, o è tutt'altra cosa? Se si valuta con attenzione quello che i modelli scientifici o religiosi indicano essere la Realtà, la sua origine e il suo destino, ne derivano, inevitabilmente, molti dubbi. Se si considerano, inoltre, tutte le esperienze di vita che ognuno di noi continuamente affronta, senza riuscire a capirne il senso, il significato, il perché, non possono che nascere altri dubbi. Ci si può render conto, allora, che forse la Realtà, è diversa da quello che si crede sia. L'uomo ritiene di conoscere le leggi che governano il comportamento dell'Universo, della materia, della vita, ma non ha compreso perché l'Universo, la materia e la vita esistono, perché noi esistiamo. Exotropia è un nuovo Modello della Realtà in cui fisica, metafisica e spiritualità si "fondono" per produrre una visione coerente ed estremamente positiva, anche se per certi versi sconcertante, della Realtà.

Sito web Scheda da Macrolibrarsi
Numero di pagine 344
ISBN 8848119891
Editore Tecniche Nuove
Prezzo 15,90 Euro

Il presente mai lontano da qui

Il presente è l’unico posto ove ci è concesso di avere la percezione dell’esistere e della realtà.
Si può quindi affermare che ovunque, in qualsiasi punto dello spazio e del tempo, ogni cosa accade solo nel presente, nel qui ed ora.
Da questa logica si evince che l’universo può accadere totalmente ed esprimersi al massimo delle sue potenUello che accade davvero resta lontano da noi, senza importanza, come un fastidio da vivere per necessità.
L’uomo che vive solo attraverso la sua mente, vive sempre nel passato o nel futuro.
Ma nella realtà il passato non esiste più e qualsiasi cosa facciamo o pensiamo non potremo mai più modificarlo, il futuro ancora deve arrivare e non basta sognare perché i nostri desideri si avverino.
Quello che c’è davvero è il presente, continuamente, permanentemente, esso si sposta sulla linea del tempo assieme a tutto ciò che siamo, niente altro è possibile.
E se voglio dare una direzione al mio futuro e alla mia vita il momento in cui devo iniziare ad agire è il presente.
Azioni concrete e non pensieri e sogni ad occhi aperti.
E’ un paradosso: poiché non possiamo essere altro che ove siamo e cioè nel presente, noi siamo qui col corpo, ma con la mente altrove, è come essere sonnambuli.
Si fanno azioni ma si sogna di essere altrove, si sogna di camminare in una spiaggia tropicale e invece siamo sul cornicione del tetto di casa nostra.
E’ molto pericoloso non essere ove sta realmente accadendo la nostra vita.
Pensiamo ai ricordi, cosa ricorderemo veramente?
La spiaggia tropicale o il cornicione di casa nostra?
E alla fine dell’esistenza potremmo essere tra quelli che diranno delusi:
“La vita è solo illusione!”

domenica 12 luglio 2009

Eugenio Siracusa

http://www.coloridellavita.com/personaggi.cfm?pid=29

Eugenio Siragusa nacque a Catania il 25 marzo 1919, giorno dell'Annunciazione, da una modesta famiglia della media borghesia siciliana. Penultimo di quattro sorelle e un fratello, trascorse la sua infanzia fra i giochi e le spensieratezze comuni a tutti i bambini del mondo. Vivacissimo, ricco di inventiva e creatività, dimostrò, fin dai primi anni di vita, una personalità spiccata ed una naturale tendenza a "guidare" gli altri. A scuola dimostrò insofferenza alla disciplina ed il rendimento fu disastroso, riuscì, comunque, a conseguire la licenza elementare, suo unico titolo di studio. Lavorò presso il Dazio di Catania e dal 1972 è in pensione. Sostiene di aver avuto la "folgorazione", nel 1952.

Quando una persona muore, lascia dietro di se il ricordo che vive nella memoria e nell'affetto delle persone che lo hanno conosciuto e amato e nel valore delle sue opere.
A volte lo spirito che abbandona il corpo era ed è un essere speciale che ha tracciato nuove vie, segnando un'epoca e lasciando tracce indelebili nella storia dell'umanità. Non sempre questo viene recepito dalla società durante la loro vita. Molte volte solo il tempo e gli eventi hanno permesso di comprendere la grandezza di quanto hanno detto e fatto. Eugenio Siragusa appartiene a questa categoria di uomini. Il 27 agosto dell'anno 2006, Eugenio Siragusa muore, però come sempre aveva insegnato: "la morte non esiste". Il suo spirito si libera dal corpo all'età di 87 anni nella sua casa di Nicolosi, alle falde del vulcano Etna. I suoi straordinari incontri con esseri provenienti da altri mondi e i messaggi a lui affidati e diffusi al mondo, hanno segnato la parte finale del secolo scorso, lasciando una eredità di grande importanza oggi visibile anche nell'opera che alcune anime continuano a portare avanti.
Tra queste, anche noi, che lo abbiamo conosciuto da vicino.

Ma chi era e cosa ha vissuto realmente Eugenio Siragusa?

Sono circa le dieci di sera del 30 aprile 1962, il catanese Eugenio Siragusa si trova su uno stretto sentiero del Monte Sona Manfrè, un cratere spento alle falde dell'Etna, il vulcano più grande d'Europa... Mentre avanza trema e suda per l'emozione, all'improvviso vede davanti a lui due esseri. Sono vestiti con tute dalle strane fogge, simili a tute di volo, una soave luminescenza li avvolge... Provengono da altri pianeti e hanno una importante missione da compiere... Proiettano su Eugenio un fascio di luce che lo rasserena immediatamente...
"...Erano due persone, ai margini della discesa, erano bellissimi, e mi dissero testualmente: "Figliolo, ti abbiamo aspettato..."
Gli dettano un messaggio da inviare ai Capi di Stato e agli uomini più importanti della terra. Il messaggio contiene un appello alla immediata cessazione degli esperimenti nucleari e a realizzare una unione fraterna fra tutti i popoli della terra. Se l'uomo farà questo, gli extraterrestri dicono di essere disposti a manifestarsi pubblicamente al mondo e a concedere un aiuto scientifico e tecnologico in grado di proiettare l'umanità verso un futuro di inimmaginabile progresso spirituale e materiale. Non era la prima volta che Eugenio Siragusa dialogava con esseri provenienti dallo spazio, ma era la prima volta che li incontrava fisicamente... questa incredibile storia ha inizio circa dodici anni prima.
"La mia esperienza ebbe inizio l'anno 1951 il 25 marzo. Era l'alba. Mi trovavo in Piazza dei Martiri, dovevo attendere il filobus che mi portasse in ufficio. Ad un certo momento, alzando gli occhi in cielo, vidi un globo luminescente, da questo globo partì un raggio che mi investì ed ebbi la sensazione profonda di essere stato completamente ridimensionato, cioè non mi sentivo quello che ero prima."

Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Una voce comincia a farsi sentire nel suo intimo, dice di chiamarsi Barath: lo rassicura e lo istruisce. Incredibili nozioni sulla geologia, sulla cosmogonia e sui misteri dello spirito e del Creato si presentano alla sua coscienza. "Che mi succede?" chiede Eugenio e la voce risponde: "Il tuo risveglio". Alla sua mente si affacciano visioni di remote e dimenticate civiltà. Epoche meravigliose in cui la Saggezza e l'Amore erano il pilastro della società. Eugenio, che non aveva mai avuto talento per l'arte, inizia a disegnare le mappe di antichi continenti dove queste civiltà erano esistite e a conoscere le cause della loro scomparsa... Lemuria, Mu, Atlantide, nomi che oggi sono solo un mito diventano reali e tangibili alla sua coscienza.
E ancora... suona delle bellissime melodie che hanno un sapore antico e arcano allo stesso tempo... realizza disegni e grafici dal profondo significato esoterico e spirituale. Gli viene spiegata la legge della reincarnazione e del dolore come fondamento dell'evoluzione dell'anima. Acquista la consapevolezza delle sue vite precedenti e lo scopo della sua attuale esistenza. Conosce il mistero della redenzione portata dal Cristo e gli viene rivelato che oggi viviamo i tempi dell'Apocalisse di Giovanni, l'epoca che precede la seconda venuta di Gesù-Cristo sulla terra. Trova conferma della realtà della vita intelligente in milioni di altri mondi e della verità sulla visita extraterrestre al nostro pianeta. Comprende i motivi del Cover-Up, dell'insabbiamento, la incessante opera di occultamento della visita extraterrestre attuata da tutti i governi e tutte le religioni del mondo. Altri esseri non terrestri lo affiancano successivamente dandogli il loro amore e la loro sapienza. Così, giorno dopo giorno, la sua coscienza si espande e si arricchisce di Verità mai rivelate prima all'uomo... sino ad arrivare al fatidico incontro del 30 aprile 1962.
Con questo fondamentale evento, che si ripeterà decine di volte, ha inizio la sua missione pubblica nel mondo. Istruito e consigliato dai signori dello spazio, con un gruppo di amici e simpatizzanti fonda il Centro Studi Fratellanza Cosmica.
La principale attività del centro è la divulgazione dei preziosi consigli e insegnamenti ricevuti da Eugenio dagli evolutissimi abitanti di altri mondi. Una evoluzione straordinaria, fantascientifica in scienza e tecnologia, ma soprattutto nei valori morali e spirituali. Valori che essi dicono basilari per l'evoluzione pacifica di qualsiasi società terrestre od extraterrestre.
Valori spiegano gli esseri di luce, che ritroviamo negli insegnamenti di tanti maestri spirituali d'oriente e d'occidente venuti nel corso della storia, ma soprattutto in quelli del Cristo, il Figlio di Dio. Molte persone hanno avuto modo di leggere e ascoltare questi preziosi consigli realizzandoli e mettendoli in pratica nella loro vita personale.
L'attività di divulgazione del Centro Studi Fratellanza Cosmica si espande sempre di più ed Eugenio, instancabile, riceve centinaia di persone, partecipa a conferenze pubbliche, trasmissioni radiofoniche e televisive. La consapevolezza con cui questi esseri parlano delle verità spirituali e del Cristo crea meraviglia in molti ed Eugenio spiega che sono gli stessi esseri che duemila anni fa accompagnarono Gesù nella sua manifestazione terrena. La loro natura non è solo extraplanetaria ma anche multidimensionale, esseri il cui corpo è di pura luce. Anghelos, dice, in greco significa messaggero, perciò sono gli angeli di ieri e gli extraterrestri di oggi. Questo indica chiaramente il carattere messianico di questa visita. Concetti strabilianti ma che necessariamente l'uomo deve realizzare per capire il perchè di questa visita in questo tempo. E' quanto sottolineava con forza e veemenza Eugenio Siragusa.

Il messaggio ai potenti
Ma non solo l'uomo comune è attratto dalla bellezza e profondità di questi messaggi. Anche i potenti della terra si rivolgono a lui riconoscendo il grande valore della sua opera. Il presidente americano Eisenhower, il presidente francese De Gaulle, Papa Paolo VI, per citarne alcuni. Nel 1971 fonda a Ginevra, in Svizzera, la sede internazionale del Centro Studi Fratellanza cosmica per diffondere a livello internazionale gli insegnamenti universali ricevuti. Nel 1972 inizia una serie di viaggi che lo portano in numerosi paesi d'Europa e dell'America latina. Nel corso degli anni i messaggi comunicati a Eugenio Siragusa dagli extraterrestri si fanno sempre più drammatici, accusano e indicano le cause e i responsabili dei mali che attanagliano il mondo. Senza giustizia non vi può essere ne pace ne amore ammoniscono. Nella distruzione dell'ecosistema indicano un altro fattore che aumenta il rischio di una terribile autodistruzione.
Il pianeta è un essere vivo dicono gli extraterrestri, e i suoi elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco, potrebbero reagire e distruggere l'umanità. Attenti all'uso delle droghe, salvaguardate la gioventù, accorati appelli che sono caduti nel vuoto. Appelli che Eugenio ha fatto suoi non solo nelle parole ma anche nei fatti. Sono numerose infatti le persone che sono uscite da situazioni difficili grazie al suo diretto e personale intervento.

Le profezie, la missione, il tradimento

Eugenio è spesso accusato di catastrofismo, ma oggi ritroviamo nelle cronache quotidiane le conferme a quanto aveva diffuso decine di anni fa, e possiamo meglio comprendere il grande amore che dal cosmo cercava di evitare all'uomo i gravissimi problemi attuali. Vi è un forte biasimo all'uomo comune che insensibile alle sofferenze del mondo vive una vita egoistica e indifferente, priva di compassione per il prossimo che soffre. Vengono ammonite le chiese per la loro tiepidezza e corruzione, gli scienziati per la loro scienza senza coscienza che crea continuamente ordigni di distruzione sempre più potenti, soprattutto la bomba atomica. L'industria bellica è indicata come fomentatrice di disordini e guerre che causano milioni di morti e infelici. Spesso i messaggi anticipano gli effetti devastanti di piani segreti militari e ne chiedono la sospensione... Tutto questo disturba sempre più il potere e nel segreto,viene preparata una congiura, una cospirazione, per far tacere la sua voce. Eugenio, quasi intuendo quanto sta' per succedere, o forse avvisato dai suoi amici cosmici, nel settembre del 1978 chiude il Centro Studi Fratellanza Cosmica, dichiarando terminato il compito per cui era stato fondato.
L'arresto di Eugenio Siragusa

Appena due mesi dopo, il 23 novembre 1978, Eugenio è arrestato e rinchiuso nel carcere di Catania, accusato di crimini mai commessi. Moltissimi amici e simpatizzanti lo abbandonano, solo in pochi credono alla sua innocenza. Gli rimangono fedeli, ovviamente, la sua compagna Miguela e pochi altri.
Alcuni manifestano davanti al carcere l'innocenza di Eugenio, tra loro due ragazzi giovanissimi: Filippo e Giorgio Bongiovanni. Anche i suoi amici cosmici non restano indifferenti. Infatti durante la sua prigionia, dal novembre 1978 fino al febbraio 1979 e nei mesi successivi, si ha una delle più grandi ondate di avvistamenti UFO nella storia. Oltre 20.000 segnalazioni di avvistamenti, la maggior parte dei quali ad opera di poliziotti, carabinieri o funzionari della forze dell'ordine, soprattutto in Sicilia e anche dentro lo stesso carcere dove è rinchiuso Eugenio Siragusa. La maggior parte delle accuse decade in fase di istruttoria e infine viene completamente assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste. Il caso viene definitivamente archiviato e il 5 aprile 1982 il giudice Giustino Iezzi pronuncia sentenza liberatoria a favore di Eugenio Siragusa. Cioè a dire che Eugenio esce dal tribunale di Catania e davanti al suo giudice, totalmente innocente: non aveva commesso alcun delitto.
Negli anni successivi Eugenio, sempre dietro direttive degli esseri superiori che lo contattano, si dedica alla preparazione ed iniziazione di persone sensibili e predisposte alla verità da lui divulgata.
L'aspetto pubblico della personalità di Eugenio Siragusa è stato conosciuto ed ha affascinato molte persone, ma la bellezza interiore di questo personaggio traspariva anche nei momenti di maggiore intimità.
Tra le persone che hanno conosciuto i preziosi insegnamenti provenienti da evolute civiltà di altri mondi vi è Giorgio Bongiovanni che, il 2 settembre 1989, grazie anche alla preparazione ricevuta da Eugenio Siragusa, riceve a Fatima i segni della passione di Gesù Cristo: le stimmate.
Eugenio Siragusa riconosce come autentico e divino questo segno e nel luglio del 1992, davanti ai rappresentanti di tutti i gruppi sparsi nel mondo che hanno affiancato la sua opera, alle telecamere di diversi organi di informazione, soprattutto internazionale, annuncia il suo ritiro dall'attività pubblica e lascia ufficialmente nelle mani di Giorgio Bongiovanni la responsabilità di proseguire l'Opera di divulgazione iniziata nel 1952.
Eugenio Siragusa, a differenza di altri pionieri del contattismo come George Adamski, e Billy Meier, non ha fornito molte prove fotografiche e filmate dei suoi contatti. Sono le testimonianze oculari, i messaggi, le sue profezie, in gran parte avveratesi o in via di realizzazione, a costituire la maggior garanzia di autenticità e di importanza del suo contatto. Non sono comunque mancati documenti fotografici di notevole interesse che in ogni caso sono stati realizzati sempre durante i contatti di Eugenio. La serie di immagini scattata nel 1975, da Antonio Giannuzzi, un operatore del Centro Studi Fratellanza Cosmica di Lecce, su indicazione specifica di Eugenio, costituisce una delle documentazioni migliori. In queste si vede chiaramente un classico disco volante, un UFO, passare dallo stato fisico a quello di energia-luce. Più volte infatti il contattato ha spiegato come questi Esseri sono in grado di manipolare la luce e la materia così come noi manipoliamo l'argilla.
Questa fotografia è stata eseguita nel 1969 dal sig. Tomarchio, un fotografo professionista di Acireale, città che si trova nelle vicinanze dell'Etna, durante una eruzione del vulcano, probabilmente nel momento in cui Eugenio Siragusa aveva un incontro con gli extraterrestri. Negli anni 60, un gruppo di monaci tibetani gli invia la fotografia di un volto simile a quello del Maestro Gesù formatosi nella cenere di un fuoco sacro. Eugenio dice che si tratta di Giovanni l'Evangelista, il Consolatore Promesso, ma anche di una figura astrale di Gesù. In quanto Gesù e Giovanni erano molto simili essendo gemelli nello spirito. Per quanto riguarda invece le immagini di extraterrestri divulgate da Eugenio, ricordiamo il volto animico di Asthar Sheran e il volto fisico dello stesso, inviatogli dal Circolo Medianico della pace di Berlino. Volto che riconosce identico a quello visto durante l'incontro avuto sull'Etna nel 1962.
L'unica fotografia realizzata personalmente da Eugenio è stata scattata a Catania nel 1972, con una macchina fotografica Minolta. Mostra un essere extraterrestre di nome Adoniesis. Un essere di luce, un automedonte come lo definisce Eugenio. Egli spiega infatti che si tratta di un essere di natura androgena, un essere solare, proveniente da una dimensione molto più elevata della nostra, tra la quinta e la settima dimensione.

La vita per il Cristo
L'ultimo periodo della sua vita è segnato dallo sconforto nel vedere l'umanità precipitare sempre di più nel caos e nella degenerazione dei più importanti e basilari valori della vita. Vede realizzarsi con impietosa precisione le peggiori anticipazioni e profezie da lui divulgate. A causa di una crescente divergenza sulle modalità operative della divulgazione, dopo l'anno 2000 si distacca da Giorgio Bongiovanni. Eugenio ribalta clamorosamente la sua decisione e non riconosce più in Giorgio la prosecuzione della sua opera in quanto egli ha una visione conservatrice, mentre Giorgio Bongiovanni è più aperto e progressista. Anche nel passato gli apostoli ebbero dispute. Ciò comunque non impedì loro di dare la vita per il Cristo e di evangelizzare il mondo.
La straordinaria esperienza di Eugenio Siragusa e l'opera da essa scaturita, sono servite per far comprendere all'uomo il perchè della visita extraterrestre e di aiutarlo a realizzare finalmente non solo chi sono, da dove vengono e cosa vogliono loro, ma anche e soprattutto chi siamo e dove andiamo noi. Grazie Eugenio, ci rivedremo presto un giorno, vicini al Cristo, il figlio di Dio, per il giudizio finale.


Bibliografia

Bibliografia
Sono state diverse le opere pubblicate sulla storia e sull'esperienza di Eugenio Siragusa. In particolare quelli redatti da Victorino Del Pozo e distribuiti in Spagna e in America Latina furono best-seller. E' da sottolineare che Eugenio ha sempre rifiutato i diritti d'autore. Quasi tutte le pubblicazioni sono state tradotte in più lingue. "Umanità, dove vai?", per esempio, è stato pubblicato anche in russo. Sono da aggiungere al presente elenco tutti i bollettini pubblicati dal "Centro Studi Fratellanza Cosmica" che sono stati tradotti tutti in 6 lingue. Tutti questi testi, ad eccezione della trilogia di Del Pozo, sono sempre stati diffusi ad offerta volontaria.

Trilogia di Victorino Del Pozo
"Siragusa: mensajero de los extraterrestres" Madrid, 1977 ediz. Barath.
"Siragusa: el anunciador" Madrid, 1979 ediz. Barath.
" ...y III. Verdad y persecucion de Siragusa" 1984 ediz. Barath.
Orazio Valenti, Maria Antonietta De Muro " I giganti del cielo" 1984 ediz. NEDI.
Filippo e Giorgio Bongiovanni " Il contattato", 1989 ediz. Giannoni Editore.
Orazio Valenti "Umanità dove vai?", 1993 Franchellucci Editore.
Orazio Valenti "L'aquila d'oro", 1998. Quasi tutti queste pubblicazioni non sono più reperibili fatta eccezione per "L'aquila d'oro" che può essere ordinata presso: Eugenio Siragusa casella postale 25 95030 Nicolosi, Catania. Il libro viene spedito gratuitamente, ad offerta volontaria.

La guerra

La guerra non è solo l’antitesi della pace, ma anche della possibile evoluzione dell’Uomo. In un incontro a Mosca negli anni della prima guerra mondiale Gurdjieff diceva “...masse di uomini ipnotizzati che hanno come principale occupazione quella di scannarsi gli uni con gli altri..”Cosa è cambiato? La guerra non è solo quella combattuta da schieramenti contro altri schieramenti, la guerra è nelle nostre città, è tra gli uomini degli stessi schieramenti, della stessa razza, della stessa religione. La guerra è dentro le famiglie. Alla fine ci accorgiamo che noi stessi siamo in guerra con noi stessi. E’ divisione, è conflitto, è sopraffazione della forza sulla debolezza. E’ questa una normale condizione umana? Siamo fatti per vivere come bruti o abbiamo la possibilità della “virtude” e conoscenza? E’ certamente vero che uno dei fondamentali investimenti da fare è quello legato alla formazione culturale degli individui, alla capacità di conoscere se stessi e alla creazione di un centro interiore stabile, non per disciplina militare, ma per sviluppo interiore. Favorendo così un nuovo sviluppo della scienza e delle arti, alimentando creatività e vera genialità, non uniformando ma sollecitando l’individualità dell’intelligenza. La guerra in condizioni di sanità mentale e coscienza non è possibile, è una soluzione inaccettabile, certamente per molti l’argomento a favore della guerra è quello di difendersi da qualcuno che vuole aggredirci. Infatti nessuno apparentemente fa la guerra per primo, tutti la fanno per difendersi da una qualche aggressione o per prevenire un'aggressione nel futuro o per salvaguardare qualcosa che possiedono. Ma è anche vero che non si può portare pace con la guerra, ma è lecito, se nessun’altra strada è percorribile, difendersi da un'aggressione. Non vi è una risposta per tutto questo se non la possibile chiara coscienza che possa sorgere negli individui. Aspiriamo ad un mondo unito, senza eserciti, con un'attenzione centrale all’essere umano e al suo benessere nell’ambiente in cui vive. Un mondo ove le risorse ora impiegate per gli armamenti siano convogliate nella crescita degli individui in ogni parte del globo, dando la possibilità agli individui e alle società di evolvere secondo il loro volere e la loro aspirazione storica e culturale, nel rispetto delle diversità degli altri. Ci piacerebbe una Federazione del Mondo Unito per distribuire le risorse, cercando di fare al meglio con ciò che abbiamo a disposizione. Potrebbe essere il nostro futuro, il prossimo futuro, forse quello dei nostri nipoti, a patto che noi oggi non continuiamo a seminare odio e a non comprendere la vera natura della guerra, l’automatismo e la scarsa conoscenza di se stessi, la divisione interiore che ci spinge solo verso l’ego e il potere. Utopia, diranno in molti, ma ogni progresso umano è nato dal pensiero di uomini e donne che certamente non amavano la guerra.

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