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giovedì 11 giugno 2009

Cos'è la realtà?

La definizione di realtà che appare su Wikipedia recita: ”Il termine realtà deriva dal latino res, ovvero un oggetto materiale”. Sul vocabolario sta scritto: “Tutto ciò che esiste, sia come insieme di elementi, sia come singola cosa”.

Si evince, dalle due definizioni, che è consuetudine intendere reale il mondo materiale o oggettivo e quindi irreale tutto ciò che non può essere visto, toccato, udito, gustato o annusato.

Questo è il risultato di una visione materialistica della vita che si è imposta quando il pensiero Cartesiano è stato scelto come base per la costruzione della cultura d’Occidente.

Occorre tuttavia considerare che ciò che definiamo come oggettivo, ossia, il mondo fisico che ci circonda, dipende dalla percezione del nostro intelletto che elabora, all’interno del cervello, una visione soggettiva di quella oggettività.

In altri termini, l’osservazione, ossia, il risultato della interazione tra l’osservatore e l’osservato, evidenzia non già una realtà oggettiva preesistente, bensì una visione del reale che è frutto di una elaborazione del pensiero dell’osservatore. E’ dunque, il pensiero, a condizionare e rendere stabile una non-certa realtà.

A questa convinzione è giunta anche la Scienza quantica che sembra oggi voler ridisegnare l’attuale paradigma scientifico, in accordo con quanto enunciato, fin dai tempi remoti, dalla Saggezza antica o Scienza dello Spirito.

E’ infatti la Fisica quantistica a informarci del fatto che un quanto, ossia, una entità subatomica quale l’elettrone, appare come particella o onda (campo vibrante), secondo l’intenzione dello sperimentatore. Come dire che, lo stato dell’elettrone, è influenzato da ciò che l’osservatore vuole sperimentare. Influenza che la Scienza dello Spirito ha sintetizzato nell’assioma: “L’energia segue il pensiero”.

Senza addentrarci ulteriormente oltre la soglia di questa incommensurabile potenzialità, vogliamo focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti della cosiddetta realtà.

Per incamminarci su questo percorso, dobbiamo avvalerci di uno strumento indispensabile che, come la fiaccola, illumina il viandante e lo aiuta ad avanzare per la via stretta e buia della conoscenza. Lo strumento in questione è la Coscienza.

La coscienza è infatti l’apparato interiore che sintetizza l’esperienza nei vari piani della vita e la restituisce all’individuo come realtà comprovata e assimilata. E’ quindi, importante riconoscere in quale piano o campo dirigiamo il nostro esperire poiché, là dove focalizziamo e ancoriamo la nostra coscienza, su quel piano evidenziamo una determinata realtà.

Quanti sono i piani entro i quali possiamo fare esperienza e quindi ricavarne coscienza di realtà?

La Scienza quantica ha iniziato a penetrare il campo che definisce subatomico o della materia infinitesimamente piccola, la quale custodisce un’energia enorme, risponde a leggi particolari e ci dà prova di una più vasta realtà.

La Scienza dello Spirito ci rivela che, oltre la materia grossolana che dà forma al piano fisico, ne esistono differenziazioni sempre più sottili e invisibili all’occhio del profano, di cui sono costituite tutte le creature dell’Universo. Anche noi esseri umani, quindi, siamo formati da densità materiali differenti, le quali rispondono all’esigenza di attrezzarci di strumenti idonei per poter esperire ogni stato della realtà. Non solo quello fisico, ma anche quello emotivo, mentale e, più in profondità, quello della realtà dell’Anima e dello Spirito.

Allora è chiaro che se la mia coscienza è strettamente ancorata al piano fisico, io percepisco quella fisicità come l’unica realtà esistente. Se, altrimenti, rivolgo il mio sguardo all’interno, verso una percezione interiore della vita, posso accedere ad altri stati, a più alti livelli a cui ancorare la mia coscienza. Magari per pochi istanti, su quei piani della materia sottile in cui, come ci spiega la fisica quantistica, la realtà assume altre forme e altri aspetti, posso sperimentare, attraverso sensi più sottili, dimensioni altrettanto reali della vita.

Una multidimensione, in cui non esiste più una sola possibilità, condizionata dalla linearità del tempo, ma infinite possibilità contemporanee, tutte lì a mia disposizione, a cui posso attingere, o meglio, a cui attinge la mia Anima, con chiaro atto volitivo. Quando realizzo un contatto permanente con quel piano interiore che, la Saggezza antica chiama Mente superiore o piano Causale, dirigo la mia vita scientemente - ne sono causa - non più succube degli eventi.

E’ da quel “luogo eccelso” che si compiono i veri miracoli dell’esistenza, per i quali la vita cambia di-segno e volge verso la completezza, l’integrazione, l’inclusività, l’Amore incondizionato.

Questo è il percorso di conoscenza che viene indicato come Il sentiero del discepolo che conduce alla Via delle Illuminazioni. Esso presuppone la volontà fervida di giungere alla meta della saggezza attraverso lo studio dell’Insegnamento, il distacco dalle attrazioni materiali, il controllo delle emozioni, la disciplina della mente e il servizio altruistico. Stadi di crescita scientemente approntati perché la visione della realtà emergente e le capacità superiori via via acquisite, non alimentino l’orgoglio personale o sfocino in delirio di onnipotenza, ma siano indirizzate verso il bene dell’Umanità.

E’ un’ipotesi affascinante che cattura colui che vuole conoscere, perché sa che la conoscenza sconfigge l’ignoranza e dunque, la paura dell’ignoto che la partorisce.

Quando l’ignoto viene penetrato, con coraggio e perseveranza, si riversa in esso la luce dell’esperienza e la coscienza si espande spostando la propria limitazione un poco più in là, dove qualche cosa di oscuro è nuovamente svelato ed entra a far parte del vissuto.

Man mano che si procede, ampliando il limite della coscienza, si abbracciano orizzonti sempre più vasti e si prende visione di una Realtà Nuova di cui è rivelato il progetto e il disegno. Allora l’essere umano realizza, nel proprio intimo, che il mondo fisico è solo l’ultima parte, quella più limitata e illusoria, di una realtà molto più estesa. Realtà che contempla la compenetrazione di tutte le vite, in tutte le forme in cui si palesano, sistemi solari o infinitesimi quanti, quale intreccio indissolubile della Vita Una.

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