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giovedì 11 giugno 2009

Babaji


Babaji (o Mahavatar Babaji) è, secondo alcuni, uno yogi immortale che vive sull'Himalaya. Secondo la tradizione, Babaji è il maestro illuminato che, nella seconda metà del 1800, iniziò Lahiri Mahasaya al kriya yoga. Alcuni pensano che si incarni di tanto in tanto, mentre altri credono che sia stabilmente incarnato e ringiovanisca il suo corpo grazie ad una pratica yogica conosciuta a pochissimi come "Kaya Kalpa".

La sua esistenza è stata resa nota al mondo da Paramahansa Yogananda nel suo libro "Autobiografia di uno yogi". Secondo alcuni, Babaji è apparso nel 1970 in una grotta nel Paese di Hairakhan, in India, senza vestiti e cosparso di cenere in Sadhana meditativa. In anni recenti, molte persone hanno asserito di averlo visto o di essere state in contatto con lui; il tutto testimoniato da fotografie del guru accanto ai devoti nell'Ashram di Hairakhan. I devoti di questo guru affermano che sia lo stesso Babaji descritto nel libro "Autobiografia di uno yogi".

Queste asserzioni sono viste con una certa diffidenza dalla maggior parte dei kriyaban appartenenti alle organizzazioni del kriya yoga del lignaggio di Paramahansa Yogananda. "Baba" significa semplicemente "Padre". Il suffisso "ji" si utilizza per indicare rispetto. Il coinvolgimento dei devoti occidentali ha contribuito molto alla diffusione di numerosi ashram in suo onore; solo in Italia ne esistono quattro sparsi in modo omogeneo per la penisola (si parte da Villa San Secondo - AT per finire a Cisternino - BR). Il Mantra che Babaji di Hairakhan consigliava di ripetere in ogni momento del giorno è "Om namah shivaya", che letteralmente significa "mi inchino al signore Shiva". Il messaggio che questo guru trasmetteva ad ogni devoto era questo: "Verità, Semplicità, Amore".

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