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mercoledì 10 giugno 2009

Il Bigotto e la Prostituta

Vi era una volta un sannyäsin che viveva presso un tempio di Shiva. In faccia a lui abitava una prostituta. Vedendo tanti uomini che continuamente andavano da lei, un giorno il sannyäsin la fece chiamare, e la redarguì dicendole:
"Tu sei una grande peccatrice. Commetti peccato giorno e notte. La tua sorte sarà terribile".
La disgraziata si pentì amaramente della sua cattiva condotta, e di tutto cuore supplicò Dio di perdonarla. Ma essendo l'amore venale il suo solo mestiere, non le era facile trovare un altro mezzo di sussistenza. Così continuava a dare il suo corpo, provando tuttavia ogni volta una contrizione profonda, e implorando sempre più intensamente il perdono divino. Il sannyäsin, vedendo che i suoi consigli non producevano effetto, pensò di contare gli uomini che sarebbero andati a trovare quella donna. E da quel momento, ogni volta che un uomo entrava da lei, metteva da parte un ciottolo. Il mucchio divenne poco a poco imponente. Un giorno disse alla donna, mostrandole il mucchio:
"Vedi questo mucchio di ciottoli? Ognuno dei sassi di cui è composto rappresenta un peccato mortale che hai commesso dall'ultima volta che ti consigliai di cambiar vita. Te lo ripeto ancora: 'diffida dalle tue cattive azioni'."
La povera donna si mise a tremare, vedendo materializzato in quel modo il cumulo dei suoi peccati. Pregò Dio con lacrime cocenti, e ripeteva a bassa voce:
"Signore, perché non mi liberi da questa miserevole vita che sto conducendo?".
La sua preghiera fu esaudita; il giorno stesso l'angelo della morte passò da lei. Per una strana volontà di Dio, lo stesso giorno morì anche il sannyäsin. I messaggeri di Vishnu discesero dal cielo e portarono il corpo spirituale della prostituta pentita nelle regioni celesti; mentre invece i messaggeri di Yama s'impadronirono dello spirito del sannyäsin e lo trascinarono nei mondi inferiori. Il sannyäsin vedendo la sorte della prostituta, protestò:
"Ma come! E' questa la giustizia di Dio? Ho passato tutta la mia vita nell'ascetismo e nella povertà, e ora mi portano all'inferno, mentre questa donna, la cui vita non fu che un tessuto di peccati, sale al paradiso".
Udendo queste proteste, i messaggeri di Vishnu risposero:
"Le decisioni di Dio sono sempre giuste; si raccoglie ciò che si è pensato. Tu hai passato la vita nella vanità, facendo mostra dei tuoi meriti, ricercando onori e gloria, e Dio ti compensa così. Il tuo cuore non ha mai avuto veramente sete di Lui. Questa donna, invece, pregava Dio giorno e notte, anche quando il suo corpo peccava. Vedi come il tuo corpo ed il suo vengono trattati da quelli che sono rimasti sulla terra. Non avendo il tuo corpo mai peccato, lo hanno adornato di fiori e di ghirlande, e ora lo portano in processione, a suon di musica, fino al fiume sacro. Mentre il corpo della prostituta, che ha peccato, è. ormai preda degli avvoltoi e degli sciacalli. Nondimeno, il suo cuore era puro; e perciò essa va ora nella sfera riservata ai puri. Il cuore tuo, invece, fu sempre assorbito dalla contemplazione dei peccati altrui, e così divenne impuro. Ecco perché tu scendi nella regione degli uomini impuri. Eri tu la vera prostituta, non lei."

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